Le mani degli uomini

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Sono calde.

Grandi.

I bambini le percepisco ancora più grandi, sono quelle di un padre, di un nonno.

Quelle mani, le loro mani, devono curare, stringere forte, proteggere.

Per questo sono calde, lasciano il calore dell’affetto.

Sono forti.

Le mani dei lavoratori di tempi addietro erano anche sporche, nere, era il carbone, era la terra, era il lavoro.

Non sarebbero più tornate pulite, ma loro erano Uomini: portavano il peso della responsabilità di una famiglia, la donna la curava, loro la mantenevano, la sostentavano, l’amavano e per essa davano tutto; la vita.

Ma c’erano anche altre mani, diverse.

Mani di uomini che non erano tali: Uomini.

Mani di mezzi uomini, mani che non hanno curato, hanno distrutto.

Mani grandi, calde, ma non per l’affetto donato, per gli schiaffi, per la violenza.

Mani che avrebbero dovuto accogliere la vita, proteggerla, invece l’hanno strappata.

Mani che alzavano bottiglie di alcool e vi annegavano tutto, se stessi e gli altri.

Mani di soldati che combattevano per un futuro che non avrebbero mai toccato.

Mani piccole, appena venute al mondo, strette dalle mani di una donna, la mamma, lei aveva il compito di educarle, di far capire a quelle mani che un giorno sarebbero diventare grandi, forti, avrebbero avuto potere, il potere di amare, il potere di creare dolore e loro avrebbero dovuto scegliere il primo: l’amore.

Mani callose, nocche spesse, strette attorno ad un bastone.

Mani che hanno vissuto il tempo, mani che con una ruvida carezza te le raccontano, le fatiche, le difficoltà, le azioni compiute.

Mani che da un letto si tendono e lo chiedono, il perdono per non essere più giovani, per essere vecchie, deboli, mani che non dovrebbero provare vergogna, né chiedere scusa, mani che sono appartenute a uomini buoni.

Le mani degli uomini sono grandi, forti, calde.

Le mani degli uomini compiono scelte.

Diverse.

Ad ogni scelta corrisponde un uomo.

Tu uomo guardale, le tue mani, pensaci, se l’hai già fatta, qual è stata la tua scelta?

Pensaci bene, perché se capisci che è quella sbagliata puoi cambiare, sei tu che scegli.

Le mani degli uomini devono saperlo.

Possono accogliere la vita o strapparla.

Possono costruire o demolire.

Possono scegliere; la scelta è tutto.

Le mani degli uomini possono essere grandi, forti, avere potere, ma se quel potere non sarà utilizzato bene saranno solo due mani che stringono il vuoto.

L’affetto; le mano degli uomini devono darlo per riceverlo.

Il giostraio ti propone un brano da ascoltare dopo la lettura.

Edoardo Bennato – Un giorno credi:

Ho raccontato anche le mani delle donne, per leggere anche questo giro di giostra ecco il link:

Le mani delle donne