Arrivederci e grazie

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Regalami qualcosa che resti.

Che sia per sempre.

Regalami qualcosa che non finisca mai.

Regalami ciò che non posso comprare, non ciò che non posso permettermi.

Regalami un’aspirazione.

Regalami il sogno di un futuro migliore.

Regalami una goccia, una lacrima.

Regalami la gentilezza con la quale scivola dall’occhio al viso.

Regalami l’innocenza di chi osserva il sole per la prima volta.

Regalami la curiosità per vagare nel buio.

Regalami una bussola che non mi faccia smarrire.

Regalami ciò che non potrò perdere.

Regalami ciò che non sarà da buttare.

Regalami un solco lasciato nel tempo.

Regalami un sogno e permettimi di vederne realizzare altri cento.

Regalami un “No”, quando mi serve.

Regalami la tua mano: sempre.

Regalami l’emozione della commozione, di quella felice.

Regalami, no, donami la serenità.

Regalami, per favore, questo sogno realizzato, tante persone che, leggendo, possano conoscermi, che dalle mie parole possano cogliere ciò che del mondo racconto.

Le Parole in Giostra, dopo quasi tre anni di giri ininterrotti, si fermeranno, resteranno i giri del passato.

Lo so, c’è chi si è affezionato, chi si è fermato solo per un giro, chi ne vorrebbe ancora.

Tra chi ne vorrebbe ancora ci sono anch’io, ma poi c’è la realtà del quotidiano.

Un quotidiano che bussa ogni mattina alla porta, un quotidiano che è affamato di tempo, un quotidiano che non me ne lascia più: tempo per scrivere i giri di giostra, tempo per pensare, per immaginare, sognare.

Un quotidiano che sapevo che mi avrebbe presentato il conto, che alla fine non si vive di soli sogni, ma di lavoro e tempo, tempo che anche per i più poetici si fa denaro.

Cedo al lavoro le mie energie, nella speranza che da questa “resa” solo apparente, un giorno, potrò giungere ad un romanzo e, perché no, a tornare a far girare questa mia amata giostra.

Miei cari passeggeri, non è un addio, ma un arrivederci, la vita non è un sogno e il lavoro e lo studio richiedono più di quanto avrei pensato.

Un abbraccio e grazie, perché partita dal nulla ho trovato voi, persone disposte a donare il proprio tempo per leggere, persone “estranee”, che mi hanno donato un pezzo del mio più grande sogno.

Un sogno che quando troverò il tempo continuerò a coltivare, i giri nuovi arriveranno, ma non con cadenza settimanale, giungeranno inaspettati: quando sarà il loro momento.

Colgo l’occasione per augurarvi un buon anno nuovo!

Felice 2019!!!

Grazie.

Non sapete quanto questo “arrivederci” mi faccia male, mi auguro con tutto il cuore di riuscire a farlo: tornare!

Dunque, arrivederci e grazie.

Ora scateniamoci e festeggiamo il nuovo anno con questa canzone, vi consiglio di leggere la traduzione del testo e di guardare il film.

The Greatest Showman – This is me: