Sarà il riposo

Oggi sono svuotata, vorrei fare di me quello che non sono.

Vorrei potermi smantellare, mettere da parte i pezzi e ricostruirmi utilizzando solo i migliori, i più pregiati.

Chi ben comincia è a metà dell’opera e oggi sono solo pareti senza interno, è già iniziato il lavoro dello smantello.
Respiro e penso, penso e respiro, respiro e peno.

Peno, perché l’anima dentro mi rimbalza, salta da una stanza all’altra, vuota, come me, schiamazza.

Il rumore è tanto, il rumore è forte, mi rende sorda, verso il resto, mi fermo, penso, ma non sento, non ascolto, quindi è un pensiero inutile, non verrà registrato, non sarà assimilato, non cambierà nulla.

Ci sono momenti in cui il tempo si perde, ma non ci si pente, semplicemente si ha bisogno, necessità di un posto vuoto; di un momento in cui ci si denuda, si smette di essere qualcosa, qualcuno, per essere solo sensazioni, sensazioni che però devono andare solo fuori, uscire e non tornare più dentro, quindi le si libera, le si vede scorrere sul pavimento e andar via, oltre la porta.

Alla fine si è svuotati, insipidi, no, insapore, si è qualcosa che non si conosce né capisce bene, ma si è esattamente quello che si deve essere in quel preciso istante.

Forse non è questione di essere svuotati, staccati, sconnessi, immobili, è solo questione di prendersi qualche momento per respirare, per mettere il cuore e il cervello fuori dall’ovatta quotidiana e sentirsi imperturbabili in un mondo che è costante corsa, costante salita e subito discesa.

Serve.

Ecco, serve proprio, viviamo sempre in corsa, sempre sollecitati dall’energia che chiediamo e produciamo, sempre persi in miniere di pensieri, che se ne potrebbero riempire carretti, vagoni, che a volte, semplicemente, su quei binari pieni zeppi, si ha bisogno di bloccare la marcia.

Non è ribellione, non è cambiare strada, non é smantellarsi per poi ricostruirsi, la strada percorsa può anche piacere, è solo un fermarsi, ricaricarsi, lo capiamo solo dopo, quando i pensieri si sono già spenti, capiamo che andavamo troppo veloci, proprio non potevamo essere più lenti, non si poteva rallentare.

Così, respiriamo oltre l’ovatta, non lo abbiamo deciso, non lo abbiamo pensato, l’abbiamo solo fatto, abbiamo spento il cervello, il movimento, l’agire.

Standby, lampeggia la spia rossa, presto saremo di nuovo carichi e i nostri vagoni torneranno a cigolare.

Capita, capita a tutti, capita che pochi lo ammettano, di essere stanchi.

Ammettilo, non agli altri, a te stesso, dopo sarà ricarica, sarà il riposo.

finestra vista

La canzone per questo giro di giostra forse non calzerà alla perfezione, ma lascerò giudicare a voi, buon ascolto!

Alessandra Amoroso – Comunque andare:

Il giostraio, pur non essendo un grande intenditore di musica, né conoscitore della storia personale di ogni singolo artista, vi ha proposto un brano da ascoltare dopo la lettura.
N.B. la canzone, come sempre, è stata cercata e scelta dopo aver scritto il giro di giostra e non viceversa.

Buon proseguimento, al prossimo venerdì per un nuovo giro di giostra, grazie per aver letto!

5 commenti su “Sarà il riposo

  1. Buongiorno caro Giostraio,
    E’ una sensazione che provo spesso, fa parte del mio essere con alti e bassi da ricaricare
    e poi l’afa di questi giorni incide molto, amo il sole ma l’umindita’ e troppo pesante da sopportare
    La mia zona ne e’ pregna, anche se il mare qualcosina di brezza ti regala…
    Una parentesi, avevo lasciato il mio pensiero nel brano “amavo il blu”, ma non so perche’ si e’ volatilizzato
    Era un piccolo ricordo, dedicato ai due fidanzati veneti immigrati a Londra e morti nel grattacielo…
    Un destino orribile!! Tanta tristezza!!!
    Ti lascio un forte abbraccio sempre e ti auguro buon Weekend per tutto, un bacione grande⭐😘
    ⭐Roby ❤⭐

    • Gioia M. Stupida

      buongiorno gioastraio sembra quasi la copia esatta di come mi sento io da un bel pò è un vortice vuole inghiottirmi ma io cerco di risalire solo che ogni volta mi rtirovo a girare nello stesso vortice chiamato sfiudicia rabbia dolore rancore

      • Buongiorno Gioia, posso immaginare come tu ti senta.
        Il mio consiglio? potrà sembrare strano, ma lasciati andare, non lottare con i sentimenti, con le emozioni, vivile, vivile tutte, poi mettile da parte, come un qualcosa che hai conosciuto ma che dopo averne fatto la conoscenza appartenga al passato, non combattere queste sensazioni, una volta vissute te le butterai con più “semplicità” alle spalle.
        Prenditi tempo e tanto riposo, ammettere di essere stanchi non è mai una colpa.
        Buona serata, un abbraccio, al prossimo giro di giostra.
        Il giostraio.

        • Gioia M. Stupida

          un ottimo consiglio ma se mi lascio trasportare poi non potrei mai piu rinunciare il mio cuore quando di apre non riesce piu a non amare buona serata e grazie

    • Buona giorno cara Roberta,
      credo che in questo noi si sia simili, anch’io risento molto del caldo, dell’afa e della stanchezza che questo caldo si trascina dietro.
      Ecco, infatti la scorsa settimana mi stavo domandando se avessi letto o meno, poi ho visto il commento su twitter e allora mi son chiesta come mai non avessi lasciato il tuo commento anche qui, anche perchè, come già sai, per me è ormai un appuntamento atteso, non mi è arrivata mai alcuna notifica per quel commento, mai visto né letto, non so se dipenda da problemi di connessione o proprio dalla piattaforma wordpress.
      Ho controllato ancora meglio ora, ma nulla, commento volatilizzato, che peccato, avrei voluto leggerlo.
      Ho seguito la loro vicenda tramite i telegiornali, non ho parole, è stato un ennesimo avvenimento terribile.
      Ti mando un grandissimo abbraccio, con la speranza che i tuoi commenti non si “perdano” più, adoro leggerli, sono la giusta cornice di chiusura ado ogni giro 🙂
      Buona serata, a domani per il nuovo giro di giostra, ti avviso, sarà “particolare”, un bacione.
      Il giostraio.

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