Una delle due parti

Il giostraio prende la parola:

Vi prego di leggere questo giro di giostra con attenzione, fatelo con calma, riflettete e traetene la vostra conclusione, ma solo alla fine, leggetelo tutto.
Ho fatto un viaggio in Normandia, visitando i luoghi dello sbarco avvenuto il 6 giugno 1944, respirandone la storia, ciò che leggerete ne è una conseguenza.
Buona lettura.

***

<<Raccontami la tua storia.

<<Non posso.

<<Dai, raccontamela.

<<Come faccio?

<<Inizia a parlare, verrà da sé.

<<No, non verrà.

<<Non ci credo.

<<Va bene, ci provo; aspetta.

<<Aspetta? Cosa dovrei aspettare?

<<Devo pensare, mettere in ordine i pensieri, tradurli in parole.

<<No, non devi, devi raccontarla così, come viene, altrimenti non è più una storia improvvisata, è studiata, corretta e rielaborata, raccontami la tua storia, vera, così, com’è nella tua mente, come te la racconti.

<<Mi vergogno.

<<Perché?

<<Lo sai.

<<No, non lo so, inizia così, raccontami perché ti vergogni, lasciati andare, ora non parlerò più, ascolterò solo, sono qui per ascoltare te.

[Silenzio]

<<Mi vergogno perché io non parlo mai.

Mi vergogno perché io sono il cattivo, il meschino, il crudele, la vergogna dei miei concittadini di oggi, del dopoguerra.

Sono l’eroe dei poveri di spirito.

Ecco, mi vergogno perché io ero arruolato, ma dalla parte sbagliata.

Poco importa che in realtà non ci credessi, che l’avessi fatto solo perché “lo facevano tutti”, lo dovevano fare tutti.

Volevo sentirmi parte di qualcosa di grande, di forte, lo fui, ma dalla parte sbagliata.

Io mi ero illuso, credevo fosse quella giusta, era quello che mi avevano insegnato.

Nel 1939 avevo dodici anni ed entrare nel Gruppo Giovani prima e nella Gioventù Hitleriana e nella Lega delle Giovani Tedesche poi, era ormai obbligatorio, mi insegnarono ad essere fedele al partito, mi sentivo unico, importante, forte, uomo.

Un bambino di dodici anni già uomo.

No, non sto dando la colpa agli altri, la colpa è solo mia, per questo mi vergogno.

Dovevo pensare con la mia testa, non dovevo credere a tutto, a chiunque mi dicesse che eravamo noi, “i giusti”.

Però non posso negarlo, a volte l’ho pensato, forse la mia colpa è quella di essere nato dalla parte sbagliata, la mia sfortuna.

Mi vergogno anche di questo, di averlo pensato.

Se solo fossi nato nel posto giusto, se solo fossi stato di un’altra bandiera, Nazione, avrei avuto un’istruzione diversa, avrei capito, saputo, imparato a pensare, liberamente.

La mia vita, una vita inutile, sprecata, il mio nome non sbiadirà nella memoria a causa del tempo trascorso, è stato già dimenticato.

Ecco la mia storia, sono un nome su una pietra nera, una pietra a forma di croce, schiacciata a terra.

Una pietra che non è solo mia, la condivido con un altro, non lo conosco, non parlo mai con nessuno, mi vergogno troppo.

No, non riposo neppure, ora so che avrei potuto fare altro.

Spendere meglio i miei diciassette anni.

Invece sono morto qui, in questa terra, in Normandia, mi ha ucciso un ragazzo poco più grande di me, lui ne aveva ventidue.

Ventidue anni vissuti in una Nazione lontana dalla mia, migliore, la sua Patria era “dalla parte giusta”, lui era il liberatore.

Io l’oppressore.

Mi davano ordini, ubbidivo.

Così sono cresciuto, agli ordini si ubbidisce, non esiste la propria opinione, esiste solo il partito.

Tutto per il partito.

Anche la vita.

Nessuno si ricorda di me, nessuno vuol conoscere la mia storia.

Un ragazzo, non ancora uomo, un tedesco nel 1944, un soldato, nazista.

Un diciassettenne col fucile.

Ecco, l’ho detto, ero un soldato tedesco, portavo la divisa nazista, che vergogna.

Lo so.

Leggi il mio nome su questa croce nera e pensi al male.

Fossi nato in un’altra terra, in un’altra epoca, sarei stato altro, sarei stato vivo.

Sarei potuto essere anche buono.

Invece sono qui, zitto.

Continuo a pagare il conto per la mia vergogna.

Continuo a non parlare.

Ora rispondi tu alla mia domanda: “perché vuoi conoscermi? Perché vuoi sapere di me, della mia storia?”.

<<Perché credo che non si possa fingere che non sia accaduto, che non si possa negare che molti giovani come te fossero, prima di essere carnefici, vittime, vittime di un’indottrinazione forzata, vittime di chi non ha lottato per ridarvi la vostra gioventù.

Vittime di una società che vi ha cresciuti e condotti al male, chi come te, ora si vergogna, chi come te, se nato altrove sarebbe stato migliore, merita di essere ascoltato.

Le sfumature, mi interessano le sfumature, nulla è bianco o nero, tu sei una sfumatura e meriti di essere raccontato>>.

Pensateci ora, voi che leggete, quanto le menti umane, le giovani menti, possano essere plasmate e rovinate dal male.

Leggete queste parole:

“Questi ragazzi e queste ragazze entrano nelle nostre organizzazioni all’età di dieci anni e spesso è la prima volta che possono respirare un po’ d’aria nuova; dopo quattro anni trascorsi nel Gruppo Giovani passano alla Gioventù Hitleriana, dove li teniamo per altri quattro anni […] E anche se a quel punto non sono ancora dei Nazional Socialisti al cento per cento, poi passano nel Corpo Ausiliari e lì vengono ulteriormente ammorbiditi, per sei, sette mesi… Dopodiché, qualunque coscienza di classe o di status sociale possa essergli ancora rimasta… se ne occuperà la Wehrmacht [l’esercito tedesco].”
–Adolf Hitler (1938).

Ecco.

Non è più così semplice farsi giudici adesso.

Immaginatevi bambini, dieci anni di vita, potreste ancora sostenere che voi non l’avreste fatto? Che voi vi sareste opposti, ribellati?

Dieci anni di vita, avreste avuto la forza, il coraggio, di ragionare, di ribellarvi?

Ecco, ora ditemi la vostra opinione, ditemi se ho sbagliato a voler dare lui voce, se ho sbagliato a volerlo raccontare.

Il giostraio ti propone un brano da ascoltare dopo la lettura.

Jarabe De Palo – Dipende:

13 commenti su “Una delle due parti

  1. Ho so!o tanta tristezza!!
    Scusami caro Giostraio,
    ti lascio il mio saluto
    e un abbraccio caro⭐🌹⭐

    • I bambini credono.
      Io oggi credo in loro…ma li stanno già plasmando verso nuovi orrori.
      Nel modo più subdolo ed edulcorato.
      Si abbandona la memoria e la di colma d’altro.
      La memoria è labile.
      La memoria è meschina.
      Grazie giostraio, un abbraccio grande.

      • Buon giorno Claudio,

        “I bambini credono” esatto, spetta agli adulti guidarli verso strade più sane e meno raccapriccianti.
        Mi piace credere e sperare che fra i “più” ci siano quei “pochi” che ancora ricordano e ancora credono che guardare al passato sia il miglior modo per costruire il futuro.
        Ti auguro di nuovo buona giornata e al prossimo giro, un abbraccio.
        Il giostraio.

    • Buon giorno Cara Roberta,

      mi spiace di averti rattristata con questa riflessione.
      Non ti scusare, sono io che ti ringrazio per averla letta comunque.
      Un abbraccio, al prossimo venerdì, per un giro di giostra dai toni più “leggeri” <3
      Il giostraio.

  2. Hai raccontato da un punto di vista particolare, condivido il tuo pensiero. Hai fatto bene a raccontare. Grazie per i continui spunti di riflessione. Alla prossima. Un caro saluto.

    • Buon giorno Fede,
      ti ringrazio per aver letto e compreso la riflessione che ho introdotto con questo giro di giostra.
      Non è un tema semplice, soprattutto perché raccontato da un punto di vista insolito, come hai detto tu.
      Sono proprio felice che questi piccoli spunti di riflessione piacciano e stimolino un confronto, è proprio il fine di questa giostra!
      Ti auguro un buon proseguimento di giornata e al prossimo giro di giostra.
      Il giostraio.

  3. Michele L'Erario

    “Dipende, sai che dipende, tutto dipende da come guardi il mondo”.
    Bello il testo, la canzone che segue al tuo racconto che trovo molto riflessivo e profondamente vero.
    Tutto dipende da che parti stai.
    Da quale parte sta la vergogna, non certo di chi ha subito il male, entrambi i giovani soldati hanno subito il male, anche quello che vuole rimanere in silenzio, preferisce il silenzio per la vergogna di ciò che ha commesso. Così crede lui, mi vergogno di me stesso. Anche se non è il vero responsabile, lui è un’altra vittima.
    Ti confesso non mi sarei aspettato di leggere questo racconto come tema seconda guerra mondiale, anche se dovrei essere abituato alle tue sorprese, ti confesso anche, ancora oggi, per quello che è successo, per la storia passata, non nutro molta simpatia per i tedeschi.
    Adesso mi vieni incontro tu col tuo racconto facendomi capire che anche loro, i tedeschi, sono state delle vittime del loro stesso sistema dittatoriale.
    Che dire la vera vergogna dell’umanità è il male che essa stessa produce.
    Il male che si plasma come il vetro alle alte temperature, assume le più belle formi, e plasma a sua volta le menti per poi utilizzarle come mezzo.
    Il male di oggi che forme ha assunto e quali sono le menti che plasma?
    Ancora oggi sono i giovani, con le loro giovani menti ad essere indottrinati, plasmati per uccidere, per scatenare il terrore, per spargere sangue e tante vittime innocenti.
    Ma questi giovani di oggi proveranno vergogna come il giovane soldato tedesco, e qualcuno spiegherà loro, magari con un altro racconto, che sono stati utilizzati solo e soltanto a sostegno del male più assoluto.
    Con affetto, cara giostraia, sei sempre speciale, non so quante volte te l’ho detto, è perché i tuoi racconti che sono speciali come l’autrice che fa girare questa giostra.
    A presto.

    • Buon giorno Michele,

      grazie, questa volta non nascondo che trovare la canzone mi abbia creato “problemi”, ho scelto questa, anche se non parla di guerra, ma credo proprio che il suo titolo “Dipende”, riassuma molto il senso del giro.

      “Da quale parte sta la vergogna”, eh…mica semplice avere la risposta, lui è sì un’altra vittima, ma non ha neppure il coraggio di definirsi tale, perché si sente macchiato da una vergogna troppo pesante.

      “Ti confesso non mi sarei aspettato di leggere questo racconto come tema seconda guerra mondiale, anche se dovrei essere abituato alle tue sorprese” quando ho letto queste tue parole ho sorriso, perché io stessa mi sono stupita quando ho scritto questo giro, volevo raccontare cosa mi avesse lasciato questo viaggio e beh…forse mi ha proprio lasciato un po’ di quella vergogna, perché si parte con la convinzione di “sapere” chi siano i carnefici e chi le vittime, poi arrivi là, ti guardi attorno e ti rendi conto che “è successo davvero” che non puoi chiudere il libro di storia, spegnere la TV come se fosse un documentario, hai tutto davanti agli occhi, ogni giorno, quindi inizi a scontrarti con una realtà che non è come l’avevi appresa dai libri, realizzi che c’è molto altro, che forse ti hanno insegnato una “storia insipida”, senza sapore, senza quelle sfumature che ci sono sempre e pochi vogliono vedere; così arriva, la vergogna per aver creduto di aver “capito tutto”, quando in realtà non si sapeva nulla.

      Dopo averlo scritto ho anche pensato di aver “chiuso un cerchio”, con “Sono Ebreo” avevo dato voce ad un giovane che parlava al passato e con questo giro ho dato voce ad un giovane del passato, chissà cosa si direbbero oggi questi due giovani così diversi ma forse con gli stessi dubbi.

      “La vera vergogna dell’umanità è il male che essa stessa produce” credo proprio che non ci sia vergogna più grande.

      Infatti, non è cambiato nulla, altre giovani menti sono plasmate dal male, l’uomo non impara, dimentica facilmente, mi auguro solo che queste “giovani menti” si guardino attorno, si informino, capiscano che non c’è solo “il punto di vista estremo”, non mi dilungo oltre.

      Mi fai commuovere, sono stata fortunata ad incontrarti, nel mare del web ho incontrato una persona fantastica, con cui confrontarmi e far crescere questa giostra, perché anche tu, con le tue parole, il tuo supporto, l’affetto, mi aiuti a renderla migliore!
      Grazie!!!
      Un caro saluto, al prossimo giro.
      Un abbraccio.
      La giostraia 😉

  4. In questo racconto rivedo la forza del giostraio, si vede che scrivere è veramente un’arte.
    Ideologicamente, non c’è lato
    sbagliato, entrambi fanno la loro: difendono o si difendono.
    Difendo -in parte, i mangia-krauti: vedete ciò che è l’Europa adesso, invasa da falsi profughi, gli
    immigratis, un esercito, una truppe in età militare pronta alla guerra, alla sostituzione etnica e lieti di
    distruggere il nemico ‘oppressore’.
    (chi non mi crede può cercare la realtà degli contadini bianchi essendo morti ai migliaia nell’Africa, ciò che fanno negli Stati Uniti ecc. e tale,
    ad infinitum).
    I medici senza vergogna ops! dico frontiera, fra tanti tanti altri
    sfrattapanelle smidollati,
    si dimenticano che chi
    bisogna di aiuto non c’è €5000 nella tasca per pagare agli scafisti, iPhone per chiamare il prete angolano che mette in contatto la ‘beneficenza’ delle ONG… anzi neanche c’è una tasca e né si ferma in piedi…
    questi stessi ‘dottori’ non vedono il proprio popolo, i
    5.000.000 di italiani miserabili, gli anziani che cercano il pranzo nella spazzatura oppure i bambini senza domani, senza voglia di andare
    all’asilo invaso di pidocchi, costretti ad essere l’unico rappresentante del suo popolo nelle scuole del suo proprio paese.
    Difendo gli italiani, portatori della civiltà, della buona educazione ed onore! sbaglio? milanta anni dopo il terremoto nel Haiti e finora non
    hanno né un piede di carota? dai!
    Difendo chi difende un ideologia: oltre di obbedire, loro,
    il ‘lato sbagliato’, vedevano che non potevano condividere la propria
    identità con i responsabili per aver ucciso il Nostro Signore Gesù, con la gente proprietaria delle banche, i
    furbacchioni che solo conoscono il dio denaro… che ad i loro figli il domani sarebbe stato tanto improbabile e che se c’avesse sarebbe di obbedienza agli stranieri. in terra propria.
    Non ci bisogna mica uccidere, mai! neanche fare segregazione, ma òcio a ciò cosa succede oggigiorno con il nuovo ordine mondiale, la santa
    sinistra che stesso avendo ucciso milioni di più di che il nazismo è motivo di orgoglio, insegnata ed
    assaporita nelle scuole… (anzi
    uccidono ancora nel Sudamerica, ricordate della Venezuela ecc.
    giusto?)
    Strano! queste stesse scuole non
    insegnarci sulla schiavitù del
    Mediterraneo, dove gli uomini
    bianchi erano usati in stregoneria e le donne ed i bambini erano schiavi
    sessuali… ah la roba di sinistra e suoi preconcetti razziale…
    anche né dirò che gli schiavi africani erano ladri e stupratori venduti per il capo della loro tribù, furono salvati di essere mangiati e avevano avuto accesso alla nostra civiltà (nelle
    prigioni vediamo come sono
    riconoscenti…)
    Beh, perdonatemi se penso disparato, ma mentre gli poverini rapefugees mettono fuori il ‘cibo non buono’ i nostri zii che hanno una vita di lavoro mangiano alla Caritàs.
    Oppure sbaglio?

    • Buon dì Alexandre, grazie per aver letto ed esposto il tuo punto di vista.
      Sottolineo, per chi leggerà il tuo commento, che tu stai studiando l’italiano, quindi se, in qualche punto, il tuo pensiero appare “poco chiaro”, è perché l’italiano non è una lingua facile da padroneggiare, anche se tu in questo anno hai fatto, e continui a fare, grandi progressi!
      Credo di aver colto il tuo pensiero, tu “difendi” chiunque sia disposto a lottare per la propria ideologia, anche se il più delle volte può essere un’ideologia “sbagliata”.
      Personalmente io difendo chiunque sia disposto a lottare per la libertà, di tutti, pur avendo ben chiaro il concetto: “la mia libertà finisce dove inizia la tua”.
      Detto ciò, io non so se il fenomeno migratorio sia una “congiura” voluta da altre potenze o sia solo la conseguenza delle operazioni compiute dall’occidente in quelle terre.
      Farsi un’opinione su questo “fenomeno” non è semplice, non ho una salda opinione al riguardo.
      Tornando al senso del giro, volevo puntare l’attenzione sulla facilità con cui le menti umane possano essere influenzate e plasmate dal male, questo mi premeva esporre.
      Però, forse per una motivazione strettamente personale, non posso e non potrò mai difendere chi davvero ritenesse che gli ebrei fossero colpevoli per “aver ucciso Gesù”, no, questo pensiero proprio non lo posso sentire, mi irrita solo leggerlo, la religione, qualsiasi religione, per me non deve mai essere sfruttata per giustificare la violenza.
      Detto ciò, ti saluto e ti aspetto per il prossimo giro di giostra.
      A presto.
      Il giostraio.

      • Caro giostraio, buongiorno!

        Capito la sua posizione
        personale sugli ebrei, ma la
        storia non cambia d’accordo con le nostre posizioni
        personale. scusami ma so che
        -invariabilmente, è una dura la convivenza con chi non pensa come gli altri volevano, il
        pensiero pastorizzato
        globalmente.
        Il fatto che -grazia a Dio! mi sale il sangue sulla testa e l’emozione mi forza a compiere errori semplici come scrivere “degli contadini” ecc. non
        c’entra con la padronanza della lingua italiana, ciò che ho
        scritto è piuttosto chiaro, ma ci vuole avere gli occhi che
        vedono oltre delle apparenze.
        Alla gente, manca avere il
        ‘weltanschauung’ di chi
        necessita preservare la propria
        identità, stesso se la nuova ordine mondiale, tanto amata per la sinistra ci dia del fascista.
        Non difendo chi difende una ideologia sbagliata: se tratta di preservazione della gente che creò la civiltà, la cultura ed ormai è sostituita per chi non c’è una terra per amare,
        neanche una famiglia ma è una mano d’opera a buon mercato, fanno il sogno del mondo senza frontiere del Soros, dei
        Rothschild ed di regalo, essi sono ancora assassini per
        eccellenza!

        Un’altra volta, scusami essere proprio pizza e non tacere, ma si tratta della fine della onore, della famiglia e della
        civilizzazione come avevamo conosciuto finora. chi pensa per se stesso è libero.

  5. Tardi ma arrivo a commentare il tuo salutare “pugno nello stomaco” È una riflessione che avevo già fatto in passato, quello che mi fa paura è il ripetersi delle circostanze e non servono i social, l’informazione da tutti i punti di vista ecc. La mia paura è quella che si sia persa la capacità di usare il proprio cervello ed evitare così di seguire ciecamente chi grida di più con imperiosità…esattamente come allora. Grazie, spero che molti leggano collegando gli occhi al cervello, ma ho già visto che è difficile ahimè in alcuni casi. Ciao e ancora grazie😊🌹🐞

    • Buon giorno Tina, non è mai troppo tardi per un giro di giostra 🙂
      Sono molto felice che tu stia continuando a leggere e non ti sia stufata della giostra, significa che “sto facendo un buon lavoro” mantenendo alta l’attenzione.
      Eh, mi lasci quasi senza parole, perché hai esposto la paura che ho anch’io, sembra proprio che sia così, che basti saper “gridare più forte”, mostrare i muscoli, per farsi seguire, abbiamo un mezzo potentissimo tra le mani, il web offre la possibilità di informarsi, ciononostante stiamo assistendo al ripetersi della storia.
      Purtroppo per molti esseri umani è più semplice e meno faticoso aggregarsi ad altri, piuttosto che assumersi il rischio di pensare, meglio delegare agli altri.
      Son però convinta che questo “fenomeno” si possa “combattere” con un’istruzione che miri a formare anche persone civili, si dovrebbe istruire ed educare assieme.
      Anch’io lo spero, diciamo che sto compiendo la mia personale “crociata” con questa giostra, vorrei che in tanti possano leggere così da essere stimolati a pensare, ma vedo che “pensare” non è più tanto di moda 🙁 un gran peccato!
      Grazie di cuore a te per queste parole, perché mi spronano a voler “fare ancora meglio”.
      Ti auguro una buona giornata, a presto, anzi, a domani per il nuovo giro di giostra!
      Il giostraio.

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