Essere donna

Si è svegliata questa mattina.

Ha aperto gli occhi ed è subito arrivato, quel senso di confusione che si appropria di una persona quando ha “una strana sensazione”.

Ha trascinato i piedi dalla camera, al bagno, alla cucina, ha acceso il bollitore.

Preso una tazza, poi il tè, un cucchiaino, messo un poco di polvere scura nell’infusore e atteso che l’acqua bollisse.

Si è seduta sull’isola della cucina, con il piede ha iniziato a far roteare lo sgabello, un gesto meccanico ormai, la sua piccola consuetudine, la calma, le dà sicurezza, il necessario per affrontare una nuova giornata.

“Tattatatattatataaa-tatatattatatatataaa-tatattataaa”, squilla il telefono.

È Stefania, come ogni mattina arriva con il buongiorno e le sue domande, troppo grandi per il primo mattino, troppo sgualcite per la tarda serata, accade così che ogni sua domanda rimanga sospesa, galleggi nel limbo delle domande irrisolte, non ci fa più caso oramai, è un divertente e leggero appuntamento mattutino, le domande si pongono solo, prima di essere messe da parte.

Appende il telefono, quella strana sensazione continua, “mi sa che oggi non sarà una giornata qualunque”, oggi quella sensazione si paleserà, si farà concreta ponderazione.

Questa volta Stefania aveva ragione, questa volta il suo dubbio mattutino non era poi così stupido, così leggero.

“Qualcuno si sta prendendo gioco di noi”, sì, se ne stava convincendo.

Qualcuno aveva deciso di divertirsi alle spalle del genere femminile, aveva deciso di far pendere la bilancia delle possibilità prima con prepotenza da un lato e poi troppo da quello opposto.

È frustrante!

Prima la donna doveva essere: custode del focolare, passiva, resiliente, mamma, ah se doveva essere mamma, una mamma senza lavoro, rimessa solo alla benevolenza maritale, massaia, cuoca, ignorante e, punto fondamentale, zitta.

Poi chi decise di essere colonna portante della propria vita, goccia che, sola, è capace di scalfire il mondo, lottò.

Lottò.

Per cosa però?

Ah ora, che figura di donna si aspetta questo moderno mondo?

Una donna forte, determinata, che si basti da sola, che non pensi alla prole, che se non ha un lavoro, se non si mantiene da sé, beh, non è nessuno, una donna capace di boxare con l’uomo, allo stesso livello dell’uomo, che donna!

Sì, che donna?

Che donna è una donna che per “sentirsi bene, sentirsi forte, sentirsi uguale all’uomo” deve quasi rinnegare se stessa?

Una donna si ritrova oggi ad avere già i binari disposti, guai uscire dalla strada disegnata, le imposizioni sono diverse, ma hanno sempre lo stesso nome “imposizioni”.

Se una donna punta ad altro, sogna altro per sé, per dare un senso alla sua vita, è sbagliata, non è moderna, non è davvero una Donna, non vuole lottare per onorare il suo genere, il femminile.

Le avevano insegnato questo, le donne del passato erano state schiacciate e rinchiuse in cucina, quelle del presente…da quella stessa cucina erano state cacciate, salvo poi rispedircele subito, al primo desiderio di maternità, mica si può assumere una “mamma”, una donna sì, purché non sia mamma.

Sì sì, ci stanno prendendo in giro, qualcuno ha deciso di prendersi gioco di noi, di deriderci, di farci credere di avere ottenuto chissà cosa, quando in mano non abbiamo niente, quando alla fine, l’equilibrio non c’è, la bilancia pende sempre dal lato sbagliato.

Possibile che le donne debbano per forza essere relegate, costrette, ad avere un solo desiderio?

“Essere uguali all’uomo”.

Ma lei non vuole proprio esserlo, lei vuole essere donna, libera donna, non uomo, lei vuole la libertà di scegliere quale donna poter diventare, è così difficile lasciare ad una donna la libertà di scelta?

Anche il mondo pende diversamente a seconda del luogo in cui una donna nasca, tutto per lei è già disegnato, ma non equilibrato.

Poi ci si mettono pure le donne, le stesse che dovrebbero capire, conoscere, avere empatia, rinnegano tutte, pure se stesse, pur di essere considerate uguali all’uomo.

La domanda di Stefania stava iniziando ad avere una risposta, seppur impacciata, seppur poco approfondita, lei prese il telefono e per la prima mattina, da quando questa simpatica abitudine era cominciata, la richiamò.

<<Pronto, è successo qualcosa? Perché mi hai richiamata? Non lo fai mai>>.

<<Ahahah, hai ragione, ma oggi è l’eccezione, tu mi hai chiesto: parità tra uomo e donna o eque possibilità?>>.

<<Sì, so cosa ti ho chiesto, ci stavo pensando ieri sera prima di addormentarmi…>>.

<<Eque possibilità, voglio eque possibilità, voglio la libertà di scelta, voglio poter scegliere io come disegnarmi, voglio poter essere libera di scegliere come definire il mio ideale di donna, non voglio lottare per essere uguale all’uomo>>.

“Voglio lottare per me, per diventare la donna che voglio io, voglio poter essere solo una donna che è diventata se stessa”, con questi pensieri, una tazza di caldo tè tra le mani, il cuore gonfio di un nuovo e sconosciuto coraggio, era iniziata una nuova giornata.

Uomo o donna, l’importante è la libertà di autodeterminazione, eque possibilità per definirsi.

bambina-dipinge

Il giostraio, pur non essendo un grande intenditore di musica, né conoscitore della storia personale di ogni singolo artista, vi propone un brano da ascoltare dopo la lettura.
N.B. la canzone, come sempre, è stata cercata e scelta dopo aver scritto il giro di giostra e non viceversa.

Vasco Rossi – Sally:

3 commenti su “Essere donna

  1. Buongiorno Caro Giostraio,
    La considerazione di se stessi è molto importante,
    anche se la società di oggi e’ tutta da riscrivere per come la vedo io
    Non essendo più giovanissima, paragono il mio tempo a questo…
    Pochi valori e molta arroganza!!
    E il mio pessismismo ricomincia la sua corsa…
    Ti lascio il mio abbraccio e un augurio per il tuo lavoro, un bacio caro…❤Roby❤

    • Buon giorno cara Roberta,
      no no, fermati, metti da parte il pessimismo, lascia che corra via, ma non dargli troppo peso, non guardarlo, siamo in continua evoluzione, in un continuo “andare avanti”, dobbiamo pensare che anche per la figura della donna, prima o poi si imbocchi la via giusta e questa bilancia delle possibilità diventi per la prima volta equilibrata, come si dice? “non può piovere per sempre”.
      Ti auguro una buona giornata, un abbraccio <3.
      Il giostraio.

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