C’è chi scrive la letterina per Babbo Natale, io la scrivo per la Befana, perché: “quando arriva l’Epifania tutte le feste si porta via”.
Cara Befana,
so cosa verrai a fare tra pochi giorni, volteggerai sulla tua scopa, sghignazzerai alla luna, sorriderai ai bimbi che scruteranno il cielo nella speranza di vederti, lascerai dolci e carbone lungo il tuo cammino e alla fine, solo alla fine, ti caricherai sulle spalle l’animo del Natale e te lo porterai via, ma dove lo porti ogni anno?
Sì sì, lo so, è un segreto, uff, ma io non farò la spia, a me potresti anche dirlo!
Immagino il tuo sguardo irremovibile mentre leggerai questa mia letterina, già lo so, è un segreto che non si può rivelare, per tenere bene un segreto bisogna essere da soli, dirlo solo a se stessi, una volta pronunciato non è più un segreto, mi rassegnerò, sappi solo che se mai un giorno vorrai dirmelo, io sarò a tua disposizione.
Ti scrivo perché vorrei che quest’anno tu non barassi, vorrei che il carbone che lancerai nelle dimore dei “cattivi” fosse davvero amaro, davvero carbone, così magari, toccandolo, annusandolo e provando ad assaggiarlo, possano conoscere finalmente il gusto dei torti che hanno fatto agli altri, non voglio farti essere “vendicativa”, voglio solo che con un piccolo gesto tu possa davvero provare a cambiare l’animo di chi non si comporta bene.
Vorrei che queste persone possano così realizzare, percepire l’amaro che hanno sparso tutt’intorno, tu potresti essere la scossa che li renderà buoni, che li farà rigare dritto, che porterà un anno migliore a chi invece questi torti li subisce e perché no, anche a loro, perché dopo aver assaggiato l’amaro carbone, possano gioire del dolce che si nasconde dietro alla bontà.
Vorrei che per i “buoni”, per quelli che durante l’anno si sono comportati bene, anche per quelli che magari hanno iniziato male, ma si sono corretti durante lo scorrere dei giorni, ci fossero dolcetti speciali, dolcetti che una volta assaggiati lascino per tutto l’anno il loro delicato sapore, così da rendere più semplice affrontare le avversità della vita.
Vorrei che per i buoni le salite quotidiane si possano, grazie ai tuoi dolciumi, alleggerire, fare più lievi.
Vorrei che un briciolo dell’animo del Natale tu possa far finta di dimenticarlo, solo una briciola, non chiedo molto, lasciane solo un poco, così che tutti si possa non dimenticare l’aria respirata in questi giorni.
Vorrei che i tuoi dolci possano portare sorrisi lì dove risiede la sofferenza, lì dove l’animo del Natale, l’aria di festa, non sia riuscita ad entrare.
Affido a questa letterina le mie speranze.
I propositi per il nuovo anno invece li confiderò alla notte di San Silvestro, a lei sola, così, quando si compiranno sarà una sorpresa per tutti.
Ti chiedo in ultimo di non dimenticare di lanciare piccoli semini di gentilezza, di altruismo, di aiuto.
Vorrei che chi ne avrà bisogno durante l’anno, non debba chiederlo, non debba invocarlo a gran voce, vorrei che semplicemente qualcuno arrivi e lo presti, l’aiuto.
Vorrei che tutti si facessero “buoni” vicini, colleghi, amici, vorrei che la gentilezza sia gratuita e non ci sia nascosto dietro un secondo fine.
Beh, lo so, sei la Befana, non fai i miracoli, ti chiedo solo di fare del tuo meglio per lasciare carbone e bene, ecco, chiedo solo carbone e bene.
Dopo tutte queste richieste, mi domando se in qualità di giostraio riceverò un dolce o un pezzetto di carbone, spero entrambi, perché possa così ricordarmi che non si può essere perfetti, ma si può sempre provare ad essere migliori.
È una promessa, ci proverò, anche quando sarà scomodo, anche quando sarò stanco, stufo, proverò ad essere migliore!
Ti saluto a ti ringrazio cara Befana, a presto.
Il giostraio.
Il giostraio prende la parola:
In questi giorni sempre più vicini al calare del vecchio e al sorgere del nuovo anno, spero che i vecchi propositi si siano realizzati e vi auguro che i nuovi si possano realizzare presto!
Buon anno cari passeggeri, come sempre, grazie.
Il giostraio.
Il giostraio, pur non essendo un grande intenditore di musica, né conoscitore della storia personale di ogni singolo artista, vi propone un brano da ascoltare dopo la lettura.
N.B. la canzone, come sempre, è stata cercata e scelta dopo aver scritto il giro di giostra e non viceversa.
Gianni Morandi – La Befana trullallà:
Ciao giostraio, chiederò alla Befana per darti il dolce più squisito del mondo, auguri di un anno felice, sempre!!!
ciao giostraio ti porterò il pezzo di carbone più grande che esista io sai che mi emoziono e le parole mi restano bloccate ma prometto a me e a chi mi sta accanto di brillare per entrambi come abbiamo e stiamo facendo Grazie!